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Eugenio Barba è uno dei maestri della storia del teatro del secondo Novecento. La sua attività, punto di riferimento a livello internazionale in oltre mezzo secolo, ha spaziato in più direzioni: dalla creazione artistica di spettacoli alla riflessione teorica, dalla trasmissione dell’esperienza alla conservazione della memoria storica, dallo studio scientifico sulla tecnica dell’attore al teatro “fuori dal teatro”, nei contesti sociali e transculturali del mondo per attivare rapporti fra culture ed etnie diverse.
Eugenio Barba nasce in Puglia (Italia), cresce a Gallipoli, frequenta il liceo classico al collegio militare della Nunziatella a Napoli. Nel 1954, emigra in Norvegia. A Oslo lavora come lattoniere e saldatore poi, per due anni, come marinaio su un cargo norvegese. Intanto studia all’Università dove si laurea in letteratura francese e norvegese e storia delle religioni.
Nel 1961, grazie a una borsa di studio, segue il corso di regia presso la Scuola Teatrale di Varsavia. Lo interrompe dopo un anno per andare a lavorare con un piccolo teatro sperimentale di provincia a Opole, diretto dal giovane e a quel tempo sconosciuto regista Jerzy Grotowski e dal critico Ludwik Flaszen. Vi resta fino al maggio del 1964, alternando il lavoro di aiuto regista con i viaggi in Europa per promuovere l’attività di Grotowski che nel 1965 sarà al centro del suo primo libro Alla ricerca del teatro perduto. Di quegli anni anche un primo soggiorno di cinque mesi in India dove conosce e scrive un saggio sul kathakali, teatro danza tradizionale, allora pressoché sconosciuto in Occidente LEGGI TUTTO