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Julia Varley è conosciuta in particolare come attrice dell’Odin Teatret, per il suo lavoro vocale e per il suo impegno per l’affermazione delle donne di teatro con la rete The Magdalena Project, il Transit Festival e le pubblicazioni di The Open Page. Le proprie difficoltà e le costrizioni sono sempre state per lei un impulso creativo, basate sulla forza della vulnerabilità e la necessità di sviluppare ambienti di crescita e scambio con strutture orizzontali e una visione che realizza una politica con mezzi artistici e culturali.
Nata a Londra nel 1954, a tre anni si è trasferita con la sua famiglia a Milano, dove ha fatto gli studi, includendo filosofia all’Università Statale. Nel 1971, sempre a Milano, Julia Varley entra a far parte del Teatro del Drago, un gruppo teatrale amatoriale ispirato al Bread and Puppet Theater, partecipando a diversi spettacoli con interventi nei quartieri periferici, scuole, fabbriche e feste popolari e partecipando amanifestazioni. Julia era responsabile delle attività teatrali del Circolo La Comune e della scuola di teatro nella casa occupata del centro sociale di Santa Marta. Nel 1976 Julia Varley si è unita all’Odin Teatret in Danimarca lavorando come attrice in spettacoli di gruppo, solo, interni e di strada, tutti con la regia di Eugenio Barba (Anabasis, J.S. Bach, Il Milione, Ceneri di Brecht, Il Vangelo secondo Oxyrhincus, Talabot, Il Castello di Holstebro I e II, Le stanze del palazzo dell’imperatore, Kaosmos, Nello scheletro della balena, Le farfalle di Doña Musica, Mythos, Ode al progresso, Le grandi città sotto la luna, Il sogno di Andersen, Don Giovanni all’Inferno, Ur-Hamlet, Il matrimonio di Medea, Killing Time, La vita cronica, Ave Maria, L’albero, Un personaggio che non può morire. L’attività principale di Julia Varley è ancora oggi essere attrice dell’Odin Teatret. Dice che tutto quello che sa viene da un modo di pensare radicato nei piedi e dall’esperienza di creare, ripetere, saper cambiare e condividere azioni sceniche LEGGI TUTTO